La riserva naturale di Velipoje

La riserva di Velipoje vanta una superficie di 847 ettari, 8 km di costa marina ed è situata  a 0,15m s.l.m. Quattro cinture di foreste, la prima di conifere e le altre tre di alberi naturali, la grande palude di Dombe e altre tre piccole paludi oggi connesse tra loro tramite dei camminamenti artificiali accolgono il viaggiatore.

La riserva di Velipoje e’ stato costituita nel 1958 dallo stato comunista, iniziando con la piantagione della prima cinta di pini lungo tutta la costa e con i primi insediamenti residenziali per gli appartenenti al partito. Durante gli anni del comunismo questa zona, grazie alla ricca fauna e flora che la caratterizzano, è stata utilizzata come riserva di caccia dai capi del partito. Con la caduta del comunismo e l’avvento della democrazia la riserva naturale di Velipoje ha purtroppo subito ingenti danni: sono stati tagliati alberi di valore, distrutte piante rare ed è stata messa a repentaglio l’esistenza di alcune specie autoctone.

Attualmente Velipoje e’ un’area protetta; la caccia e’ vietata, anche se, purtroppo, si contano ancora bracconieri. Per tentare di proteggere l’area e per mantenerla tale, ai visitatori viene richiesto l’acquisto di un biglietto di ingresso (davvero irrisorio) così come a pagamento sono anche fotografie e riprese all’interno del parco.

Percorrendo la strada nella foresta o camminando lungo la spiaggia si raggiunge lo spettacolare delta del Buna con le sue piccole isole delle quali quella di Franz Josef si può raggiungere con una piacevole camminata.

Questo luogo desertico e molto affascinante, nelle prime mappe che raffigurano l’Albania  viene anche chiamato L’Isola del Buna; i topografi austro-ungarici che, incantati dal luogo, misero il nome del loro re a questa piccolissima isola dell’Albania. Si ipotizza che l’isola si sia formata dall’accumulo di materiali portati dalle piene del fiume Buna sul relitto di una nave annegata. L’isola di Franz Josef durante le secche del fiume Buna si trasforma in una piccola penisola, collegata alla terraferma tramite la comparsa di una lingua di sabbia di color grigio scuro a forma di mezza luna, con l’arco di ponente che costituisce un unica spiaggia. Sull’isola si trovano folti ed altissimi alberi utili per la nidificazione di molteplici specie di uccelli. La vegetazione e’ del tutto selvaggia ed incontaminata, per gli ornitologi e gli appassionati questo piccolo luogo racchiuso rappresenta vero paradiso per il bird-watching.

Si potrebbe pensare di navigare Buna per lunghi tratti, come si faceva nel XIII-XIV sec., la gente del posto lo fa soprattutto per vivere, ma ancora non c’e’ nessuno che offre escursioni turistiche in barca o cannoa.

Fauna: cinghiale, sciacallo, lepre, volpe, tacchino, 40 tipi di ocche migratrici, la foca dell’mediterraneo, delfini, la papera selvatica, il pelicano Dalmata,  Kryekuqe, Bajzat, Kredharak, Karabullaku, Cafka.

Flora: il pino italiano, pioppo, il salice, rose, il piopo bianco,  verri, Frasher, Vidh, Shtog, Lis, Marine, Mushmolle, Shkoze, Trendafil, Frasheri, Verrash te zinje

Raggiungibile:
Tirana – Scutari: 97km, asfalto, 70km/h
Scutari – Velipoje: 33km, asfalto, 50km/h